Il fisioterapista per piccoli animali e il dog’s hotel

Sulla sponda del Po’ di Levante, immerso nella tranquillità della campagna di Bosaro, in provincia di Rovigo, si trova il “DOG’S HOTEL”. Nata dall’idea di creare un centro cinofilo a 360°, questa realtà offre diversi servizi nel segno della pulizia, della serietà e della sicurezza: pensione ed asilo per cani, attività di Agility, Obedience ed Educazione cinofila, fisioterapia in piscina, toelettatura (grazie alla collaborazione con “La Spazzola Magica”) e servizio di taxi per cani. Una struttura d’eccellenza!


Superato l’ingresso notiamo subito quanto tutto sia curato nei minimi particolari: il prato perfettamente tagliato, la casetta in legno dove accogliere i clienti, l’ampio campo destinato alle attività motorie del Centro, il tutto per andare incontro ai nostri amici a quattro zampe, in particolare a quelli più vivaci. Vicino, tra gli alberi, si intravvede parcheggiato il taxi per gli animali; dotato di trasportini, viene utilizzato per portare i cani nella rinomata toelettatura “La Spazzola Magica” dove, con grande abilità, toelettatori esperti li restituiscono ai loro proprietari belli e puliti. In ogni settore della cura del cane professionisti seri e preparati sono sempre pronti a rispondere ad ogni dubbio o curiosità del proprietario.


Fiore all’occhiello del Centro è l’hotel, destinato a chi va in vacanza e vuole lasciare il proprio cane in buone mani. La responsabile, educatrice A.P.N.E.C., ci spiega come funziona la struttura: “ci sono dieci stanze in muratura, riscaldate d’inverno e climatizzate d’estate. Ognuna è dotata di telecamera per monitorate l’ospite 24 ore su 24 e di un giardino recintato dove il cane può recarsi in ogni momento della giornata per un giretto all’aria aperta”. Con orgoglio ci mostra l’ampia area di sgambamento, adiacente ai box, dove gli ospiti a quattro zampe vengono fatti correre e giocare a turno più volte al giorno. Le stanze, che vengono pulite 2 volte al giorno, sono dotate di letto, materasso o cuscino , così da venire incontro alle abitudini di ogni cane, con una scheda dove vengono riportati il nome dell’ospite, il tempo di permanenza, l’alimentazione e la somministrazione di medicinali per chi si trova in terapia. Il servizio è corredato dall’invio giornaliero di foto e filmati ai proprietari per farli sentire più vicini ai propri Amici pelosi.


Adiacente al DOG’S HOTEL si trova l’asilo, dove vengono accolti i cani, anche per poche ore, e intrattenuti con giochi e corse nel giardino retrostante la struttura. “Qui proprio nulla è lasciato all’improvvisazione” ci dice l’istruttrice.


Non è un caso che proprio qui Cristiano, Tecnico di Fisioterapia per piccoli Animali e responsabile della parte ludico / fisioterapica del centro, ha deciso di realizzare il suo sogno facendo costruire una piscina di 8 metri x 4 metri, con pompa maggiorata e ph adatto ai cani dove poter svolgere le varie attività in un ambiente ideale. La sua professione ha come obiettivo di aiutare i cani a superare i problemi di mobilità. “I cani vengono fatti scendere in acqua con una cintura che garantisce loro l’assetto corretto e qui eseguono esercizi specifici e mirati a seconda del problema che devono risolvere” ci dice il nostro fisioterapista, che ha come unica priorità del suo agire il portare ad una condizione di normalità gli amici a quattro zampe più sfortunati. Ci racconta che questo per lui è solo l’inizio: per coronare il suo sogno vuole realizzare una clinica fisioterapica completa di piscina interrata di 10 mt x 5mt, realizzata con tecnologie all’avanguardia, dotata di acqua senza cloro e batteriologicamente pura. “Le strumentazioni saranno innovative così da rimettere in forma i nostri amici a quattro zampe con continuità per tutto l’anno, anche in inverno”. Dopo queste parole salutiamo Cristiano e le sue collaboratrici, consapevoli di aver visitato un centro di eccellenza dove la passione e la professionalità sono i fondamenti di ogni scelta e di tutte le attività che qui vengono fatte!

 

La passione nata dall’incontro con lo “sconosciuto” pastore svizzero bianco

Alessandro, scenografo e professore di scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Roma, si dedica nel tempo libero all’allevamento e alla cura dei Pastori Svizzeri Bianchi. La sua passione per questi bellissimi cani nasce da un incontro fortuito: nel 2000, mentre si trovava in Abruzzo, soccorse un cucciolo smarrito che rischiava di essere investito dalle auto. Poiché non riuscì a rintracciarne il proprietario, decise di adottarlo, lo portò con sé a Roma e lo chiamò Cachondo. Visto il manto bianco e il pelo lungo, pensava che fosse un Pastore d’Abruzzo, tipico di quella zona, ma crescendo Cachondo si rivelò appartenere a una razza a lui sconosciuta. Deciso a scoprire le origini del suo trovatello, Alessandro ci racconta che tornò in Abruzzo con una sua foto. Lì venne a sapere di alcuni pastori, che vivevano sulle montagne, possedevano una coppia di ‘lupi bianchi’, così chiamati dalle persone del luogo.

Nonostante le ricerche Alessandro non riuscì a rintracciare i pastori e tornò a Roma senza aver trovato le radici del suo cucciolo. Quando, nel 2006 Cachondo morì Alessandro, spinto da un desiderio di averne un altro uguale, avviò delle ricerche e scoprì finalmente che il suo Cachondo altro non era che un Pastore Svizzero Bianco!

Questo cane deriva dalla variante bianca del Pastore Tedesco ed alle origini era utilizzato dalle popolazioni nomadi d’Europa per condurre e proteggere il gregge dagli attacchi di lupi e di altri predatori. Con l’affermarsi dell’agricoltura i cani di questa razza diventarono sempre più “i guardiani della proprietà” sviluppando un particolare senso di protezione nei confronti della famiglia. Successivamente questa variante bianca del pastore tedesco fu importata negli Stati Uniti ed in Canada trasformandosi in cani da lavoro sulla neve, mentre in Europa andavano via via diminuendo. Riportato in Europa nei primi anni ’70, il Pastore Svizzero Bianco solo nel 2002 venne riconosciuto ufficialmente dalla FCI come razza distinta dal Pastore Tedesco.

Alessandro, scoperta finalmente l’origine del suo Cachondo, tanto si era appassionato alla storia e all’indole di questi cani che decise di prenderne una coppia ed avviare un allevamento amatoriale: il Regno della Regina Bianca! Ci dice Alessandro che “i Pastori Svizzeri Bianchi si distinguono per la tranquillità e la bontà del loro carattere e per questo sono particolarmente adatti a bambini e famiglie; cani intelligenti, atletici, tenaci e vivaci, amano l’acqua e hanno un grande bisogno di muoversi”. Le mamme sono dolcissime, si occupano dell’educazione dei cuccioli e sono talmente sicure e stabili da permettere anche ai maschi di avvicinarvisi e giocare con loro dopo soli 2 o 3 giorni dalla nascita. Alessandro sottolinea più volte l’equilibrio, la sicurezza e la stabilità dei Pastori Svizzeri Bianchi, caratteristiche alla base della gran fiducia che si instaura nei confronti del proprietario. Tanto si fidano e sono stabili che Alessandro è riuscito a far superare loro la paura del vuoto e fotografarli soli al centro di un ponte tibetano!

Ci racconta che questi cani speciali vengono impiegati nella ricerca delle persone disperse e addirittura, calati dagli elicotteri, per trovare i dispersi nelle valanghe. Sono dei veri amici dell’uomo!!!

Dall’incrocio tra individui, l’allevatore cerca di ottenere cani forti e sani, che mantengano il carattere così speciale. Nell’allevamento, che si trova a Mostacciano a Roma, i cani, prima dell’accoppiamento, vengono attentamente selezionati per evitare malattie, quali la displasia dell’anca, ed ottenere caratteri sempre stabili ed equilibrati.

Fase molto importante e delicata è la scelta delle famiglie dove questi cuccioli andranno a vivere: a parte un esemplare che è stato affidato al presidente del club russo dei Pastori Svizzeri Bianchi, i cuccioli vengono per lo più affidati a famiglie attentamente selezionate; Alessandro ci confida che in realtà “chiunque lo desideri è adatto a tenere un Pastore Svizzero Bianco, purché sia pronto a prendersene cura con passione e amore”

Il sogno di due amiche, un paradiso per gli animali

L’Associazione Cani Felici è nata dal sogno di due donne, Barbara e Cristina, amiche da molto tempo, che condividono la passione per gli animali e che si sono da sempre messe in gioco per aiutare quelli più bisognosi. L’associazione gestisce un vero paradiso per gli animali ai piedi dei Colli Euganei, tra Padova e Vicenza, con la collaborazione di altre cinque ragazze che si adoperano come volontarie nello svolgimento delle varie attività.

Barbara, la fondatrice e direttrice dell’associazione, ci racconta che da ormai dieci anni svolge attività di volontariato con l’unico obiettivo di aiutare gli animali in difficoltà. Non importa a quale specie appartengano, sia che si tratti di trovare una famiglia ad un cagnolino abbandonato, sia che si tratti di salvare un cavallo anziano destinato al macello, Barbara è sempre pronta ad attivarsi per trovare una soluzione che restituisca amore e dignità agli animali soli o in pericolo.

Nel corso della sua vita Barbara ha partecipato a diverse iniziative per la salvaguardia della salute e della sicurezza degli animali domestici abbandonati. In particolare, l’attività che l’ha coinvolta maggiormente è stata il volontariato in un canile, al quale ha dedicato il suo instancabile impegno per ben quattro anni riuscendo a trovare una famiglia a numerosi cani ospitati presso la struttura. La volontaria sottolinea: “Ogni adozione portata a termine rappresenta, oltre che un’atto d’amore quasi scontato verso un essere vivente, anche un successo personale, perché dietro ogni cane che trova una nuova casa c’è il lavoro mio e di altri volontari che si mettono a disposizione per individuare una nuova potenziale famiglia in grado di fornire le condizioni di vita ottimali agli amici a quattro zampe”.

A causa degli impegni familiari e della distanza da casa, Barbara è costretta ad abbandonare l’attività nel canile, ma non perde di vista i suoi obiettivi e intraprende così una nuova avventura, che in realtà, ci confessa essere il suo sogno nel cassetto da molto tempo: aprire un rifugio tutto suo, dove ospitare non solo cani abbandonati o salvati da condizioni disagiate, ma anche altri animali in difficoltà, con l’obiettivo di trovare loro una nuova famiglia.

L’idea si concretizza quando Barbara trova un casale rustico a Bastia di Rovolon, un luogo immerso nella campagna padovana con una bellissima vista sui vicini Colli Euganei, del quale Barbara si innamora al punto di acquistarlo per dar vita al suo progetto.

L’inizio non è stato semplice perché era necessario realizzare le strutture per ospitare gli animali e ottenere i relativi permessi. E’ a questo punto che arriva il fondamentale aiuto della sua cara amica Cristina, con la quale condivide da sempre questo sogno e che non esita a fare i bagagli e a trasferirsi nel casale per prestare le migliori cure agli animali ospitati e svolgere le normali attività di manutenzione.

Attualmente la fattoria di Barbara e Cristina ospita due pastori tedeschi, dei gatti, alcuni asini e svariate pecore e caprette: la maggior parte dei loro proprietari non potevano più tenerli e alcuni erano addirittura destinati al macello. Tutti sono stati salvati e accolti con amore dalle volontarie.

Quando chiediamo a Barbara riguardo al futuro del suo progetto ci spiega: ”Tutto questo è solo all’inzio: il mio sogno è quello di creare una fattoria didattica in cui i bambini possano conoscere da vicino gli animali e dove persone con particolari patologie possano svolgere la pet therapy ed essere così sostenute nel loro percorso di guarigione”. Barbara sta inoltre valutando di offrire un servizio di bed & breakfast ai turisti in visita ai Colli Euganei, per ottenere i fondi necessari a sostenere l’associazione e ad accogliere altri animali bisognosi.

Il duro lavoro che svolgono Barbara e gli altri volontari dell’Associazione Cani Felici è dunque solo all’inizio, la strada è ancora lunga: stanno ancora cercando fondi e persone che condividano i loro principi e che siano disposte ad aiutarle a realizzare questo progetto. Noi auguriamo loro che il loro sogno diventi realtà quanto prima.

Dalla Svezia con la passione per i Norfolk

Nella campagna ai piedi dei Colli Euganei, nel Comune di Abano Terme, sorge l’Allevamento del Mercurio, gestito con grande intraprendenza da Ingrid Bylund, che da molto tempo si dedica a questa attività e da trent’anni si occupa esclusivamente dei piccoli Norfolk Terrier.
L’allevatrice è di origini svedesi. Si è trasferita in Italia quando aveva poco più di vent’anni portando con sé la passione per i cani e i cavalli, che nel corso degli anni l’ha condotta a dar vita al proprio allevamento.
Ingrid ci racconta che tutto è cominciato con gli Yorkshire Terrier, molto diffusi in Europa settentrionale; nel corso del tempo, tuttavia, il suo interesse si è spostato verso i Norfolk Terrier, razza poco diffusa in Italia, che l’ha resa una delle principali allevatrici nel nostro Paese.

Questo cane è originario della Gran Bretagna, precisamente della Contea di Norfolk da cui prende il nome. E’ un terrier a gamba corta, corpo compatto e pelo duro; il colore del mantello va dal rosso al grano in tutte le sue tonalità, nero focato e brizzolato.
E’ uno dei terrier più piccoli, vivace e coraggioso. Ottimo cacciatore di volpi, tassi e altri animali selvatici, non ha mai paura del suo avversario ed entra nella sua tana senza esitare.
I piccoli terrier amano la vita all’aria aperta, ma si adattano bene alla vita in appartamento purché vengano portati a fare frequenti e salutari passeggiate. Uno dei loro passatempi preferiti è quello di scavare buche, meglio ancora se nel tentativo di stanare un animale come una talpa o un topo.
Solo ad occhi inesperti possono sembrare “attaccabrighe”, in realtà sono semplicemente curiosi: come si può ben capire osservando il loro musetto, la loro indole è pacifica.

L’allevamento del Mercurio è a conduzione familiare ed è di piccole dimensioni: Ingrid ci tiene a sottolineare che gran parte delle attività quotidiane sono svolte instancabilmente da lei stessa, che segue attentamente gli amici a quattro zampe dalla gravidanza al parto, per poi passare alla cura dei cuccioli nei primi mesi di vita fino al loro svezzamento.
Ancora piccoli i Norfolk vengono a contatto con i cavalli ospitati nella scuderia di Ingrid e pian piano imparano a conoscerli e a convivere pacificamente con loro. A volte i piccoli terrier si divertono a provocare i cavalli abbaiando per attirare la loro attenzione, questi ultimi allora rispondono rincorrendoli per i prati: in questo clima agreste tutto diventa un’occasione di gioco!

Si può proprio dire che Ingrid vanta una vastissima esperienza nell’allevamento dei cani maturata durante gli anni, tanto che numerosi Norfolk del suo allevamento sono diventati campioni italiani, internazionali e svedesi alle esposizioni canine. Ulteriore dimostrazione della sua competenza in materia di allevamento è la pubblicazione in varie lingue del suo manuale sugli Yorkshire Terrier, allevati all’inizio della sua attività.
L’allevatrice ci confessa che i cani sono una parte fondamentale della sua vita a cui non vuole assolutamente rinunciare. Per comprendere la sua grande passione, Ingrid ci dice che uno dei motivi di grande dispiacere in questo periodo particolarmente difficile è stato il mancato svolgimento delle esposizioni canine, a cui era solita partecipare assiduamente e che le hanno dato tante soddisfazioni.

Se vuoi saperne di più, visita il sito web dell’allevamento: http://allevamentodelmercurioabano.it/

All’ombra dei melograni si allevano i raffinati Westie

Maddalena, allevatrice specializzata di West Highland White Terrier, da quasi trent’anni si dedica amorevolmente a questi teneri cagnolini a Breganze, in provincia di Vicenza, nella sua azienda agricola. Nell’ampio giardino di casa sua i cani sono liberi di giocare e socializzare all’ombra di bellissimi alberi di melograno da cui l’allevamento prende il nome. Le cucciolate sono ospitate in un’apposita nursery, mentre le femmine in gravidanza e i cuccioli appena nati rimangono all’interno dell’abitazione, sotto lo sguardo amorevole di Maddalena. L’allevamento ospita un numero limitato di cuccioli, al massimo nascono cinque cucciolate all’anno, frutto di accurate selezioni realizzate negli anni: “I nostri piccoli” dice Maddalena “sono belli, sani ed equilibrati. Allevati a stretto contatto con i membri della mia famiglia, crescendo come perfetti compagni per adulti e bambini”.

I West Highland White Terrier sono cani di piccola taglia, dal pelo bianco e semilungo, hanno un corpo robusto e tonico, zampe piuttosto corte che non impediscono loro di essere agili e aggraziati nei movimenti. Questa razza è originaria della Scozia e inizialmente era utilizzata per la caccia, perchè visibile a distanza grazie al colore candido. Ci spiega Maddalena che nonostante le dimensioni, questi simpatici cagnolini hanno un carattere vivace e spavaldo; infatti sono molto coraggiosi e non temono il confronto nemmeno con cani di taglia più grande. Sono molto affettuosi con i loro padroni: socievoli con gli adulti, sono adatti a stare anche con i bambini grazie alla loro intelligenza e sicurezza. Amano stare all’aria aperta e sono ottimi compagni per lunghe passeggiate; non sono cani da guardia ma possono fungere da allarme data la tendenza ad abbaiare quando viene turbata la tranquillità della casa.

L’allevatrice ci racconta: “La passione per questi amici a quattro zampe è nata già in giovane età, quando vivevo con la mia famiglia nell’azienda agricola dei miei genitori. In quel periodo mi occupavo dei numerosi cani che vivevano con noi. Così, giorno dopo giorno, è cresciuto in me un forte senso di attaccamento agli amici a quattro zampe”.

Maddalena ricorda che è sempre stata attratta dai terrier ma il suo amore per i West Highland White Terrier nacque per caso, quando il piccolo Tobia entrò a far parte della sua famiglia. All’epoca cercava un cane di piccola taglia da poter accogliere e il carattere testardo e allo stesso tempo affettuoso, la grande intelligenza e l’aspetto aggrazziato, la fecero innamorare di questi cani. Dopo poco tempo infatti decise di acquistare una cagnolina della stessa razza e di avere la sua prima cucciolata. Maddalena sente di esprimere la raffinatezza, l’amore per la bellezza e la cura del dettaglio che caratterizzano la sua personalità, sia nella sua professione principale (Garden designer), che con i suoi cani, i quali hanno vinto svariati premi sia nazionali che internazionali.

Un momento importante della vita dell’allevatore di cani è l’affido dei cuccioli. Maddalena è particolarmente attenta a selezionare le persone con cui andranno a vivere i suoi piccoli terrier. Infatti, prima dell’affido, vuole conoscere personalmente le famiglie per accertarsi che siano in grado di offrire loro le migliori condizioni di vita e in questo percorso non è raro che si instaurino sinceri legami d’amicizia duraturi nel tempo. Sono proprio queste relazioni umane che danno grande soddisfazione a Maddalena, divenendo fonte di motivazione per continuare questa attività con passione e dedizione. “Il successo dell’Allevamento dei Melograni deriva, oltre che dai numerosi riconoscimenti ottenuti ai concorsi, soprattutto dall’impegno e dall’esperienza profusi” ci confessa Maddalena, “ogni giorno infatti il mio lavoro, viene svolto con grande passione e forte etica professionale”.

Se vuoi saperne di più visita il sito dell’Allevamento dei Melograni: https://deimelograni.eu/

Milano-Abruzzo unite dalla passione per i cani del “Progetto Acquila”

Progetto Aquila nasce nel 2013 dal sogno di due volontarie che, dopo l’ennesimo casuale incontro, decidono di ridare nuova vita agli amici a quattro zampe in difficoltà avviando questa magnifica iniziativa.
Il Progetto prende il nome dal comune dell’Aquila in Abruzzo, dove si trova il rifugio per cani di Collelongo (AQ), noto alle volontarie per essere un luogo in cui i cani sono costretti ad una vita fatta di sofferenze e stenti. Questo rifugio è situato in una zona montana isolata e l’assenza di personale volontario fa sì che i poveri cani siano in balia di loro stessi, stipati in box freddi, sporchi e sovraffollati.
A Collelongo erano presenti circa seicento creature che dopo la catastrofe del terremoto nel 2009 hanno raggiunto le ottocento unità, in un rifugio che potrebbe accoglierne al massimo duecento.

Serena, una delle tante volontarie che ad oggi collaborano per il ‘Progetto Aquila’, ci racconta che tutto si è evoluto velocemente; dopo una fase iniziale, ci dice: ”nel giro di un mese siamo riusciti a trovare un contratto di affitto in una pensione nell’hinterland Milanese con 14 box e poco a poco abbiamo iniziato ad inserirci circa una cinquantina di cani provenienti da Collelongo”. Serena ci confessa che il percorso non è stato semplice perché il progetto che stavano portando avanti si sommava a molte altre iniziative che vedevano coinvolte le volontarie nell’aiutare cani in difficoltà provenienti da tutta l’Italia.
I volontari, ormai cresciuti notevolmente di numero, si sono rimboccati le maniche e hanno portato a termine le prime 25 adozioni in famiglie disponibili ad accogliere i cani più sfortunati e provenienti dalle zone che hanno sofferto il terremoto dell’Aquila, aiutandoli a vivere una vita più sana e felice.

Con il passare del tempo le adozioni e gli arrivi dall’Aquila sono cresciuti e con loro i volontari e le dimensioni del rifugio che oggi conta più di 112 Box e tre grandi aree verdi adibite a spazio ludico e ricreativo per i nostri amici a quattro zampe.
Attualmente, ci raccontano i volontari, la struttura di San Giuliano Milanese dove si trova il ‘Progetto Aquila’, è seguita da circa venti persone tra istruttori cinofili, educatori e operatori sanitari, organizzati per garantire la presenza quotidiana di almeno cinque volontari che accudiscono e seguono al meglio i nostri piccoli amici.

 

 

Tra le tante opportunità la struttura offre ai cani di svolgere attività di mobility in un campo adibito con la presenza di un personale qualificato, di sfogarsi in un’ampia area verde e di prepararsi a quello che sarà il momento dell’ingresso in una nuova famiglia.
Ci spiega Serena che il progetto prevede un approfondito percorso conoscitivo cane-famiglia prima dell’adozione; per fare questo l’associazione si è dotata di una casetta arredata posta nel campo con la finalità di simulare situazioni di vita quotidiana e casalinga. La filosofia promossa per le adozioni prevede un progressivo avvicinamento del cane alla nuova famiglia, con incontri preparatori e assistenza anche nel periodo post-adozione.

L’operato dei volontari del Progetto Aquila ha ridato la possibilità a centinaia di cani di riassaporare il profumo dell’erba e di rinascere uscendo da quelle buie celle che avevano caratterizzato un periodo difficile della loro esistenza. Per questo li ringraziamo uno ad uno, nella speranza che persone come loro continuino ad operare per salvare le vite dei nostri amici a quattro zampe.
L’Associazione svolge le sue attività grazie alle donazioni che persone generose fanno al Progetto Aquila, particolarmente preziose in questo periodo difficile. Per conoscere meglio il Progetto visita il sito web “Progetto Aquila.com” oppure la pagina Facebook: ”Progetto Aquila”

La grande famiglia di “The Golden Farm”

Oltre all’amore Silvia e Paolo condividono un’altra grande passione, quella per i cani. Da sei anni infatti si occupano di un allevamento amatoriale di Golden Retriever denominato “The Golden Farm”, immerso in un’area verde situata a Monselice, tra Padova e Rovigo, che comprende anche la casa dove risiedono con la loro famiglia. Ci racconta Silvia ”la mia passione per i cani è nata dall’incontro con una cagnolina incinta che ho trovato per caso nella campagna limitrofa alla zona dove abito. Subito è scattato in me un amore materno verso la piccola amica a quattro zampe e i suoi cuccioli che da lì a poco avrebbe dato alla luce”. Al momento della nascita dei piccoli pelosetti in Silvia si consolida questo forte sentimento verso di loro diventando una costante nella sua vita.

Ci racconta l’allevatrice che dal parto in poi il suo avvicinamento ai cani e al loro mondo è cresciuto sempre di più: prima ha seguito un corso per assistente veterinaria, poi è diventata addestratrice Enci per meglio comprenderli e nel 2014 ha dato vita con Paolo a The Golden Farm. “É stato un grande cambiamento, certamente uno dei momenti più belli per me e per la mia famiglia” ci confessa, “nonostante il grande impegno e l’attenzione che questi animali richiedono è stata una rinascita inaspettata che mi ha cambiato totalmente la vita”. Silvia è nata in una famiglia di commercianti del centro storico di Padova, vicino alla basilica di Sant’Antonio, e il cambiamento di vita che l’ha portata a vivere in campagna è stato importante con molti sacrifici che però sono stati ampiamente ripagati!

La scelta della razza, ci spiega Silvia, è stata dettata dal fatto che i Golden Retriever sono cani estremamente intelligenti e affettuosi, particolarmente adatti ad un contesto familiare come quello dove lei aveva in mente di far nascere l’allevamento e di far crescere i suoi figli. Sin dal primo giorno il suo obbiettivo principale è stato quello di dare un forte senso di familiarità a tutto il contesto, con il coinvolgimento dei cani e dei bambini, così da far nascere una grande famiglia dove convivere e stare bene insieme. Il Golden Retriever è un cane dal comportamento equilibrato e armonioso, molto attivo e obbediente; la sua origine risale alla seconda metà dell’800 in Gran Bretagna, sulle sponde del lago Loch Ness, per poi essere progressivamente inserito anche nel resto del continente e oltre oceano.

L’allevatrice padovana ci racconta di come i suoi due figli di 8 e 12 anni giocano e si divertono quotidianamente con i cani nel giardino di The Golden Farm, dove sono liberi di scorrazzare per gran parte della giornata. Non solo! Durante le feste organizzate all’aperto gli amici a 4 zampe diventano i protagonisti: ospitali e accoglienti fanno compagnia allegramente agli invitati strappando sempre tantissime spontanee coccole e sorrisi per le marachelle compiute.

La conoscenza tra il cucciolo e la nuova famiglia è molto importante per Silvia e Paolo: per questo, una volta scelto il pelosetto, ci si può recare liberamente nell’allevamento per conoscerlo, prenderne confidenza e coccolarlo così da rendere fluido e naturale il cambiamento d’ambiente. Un po’ emozionata Silvia ci dice che il momento del primo incontro tra il cucciolo e la nuova famiglia è sempre ricco di grandi emozioni e di commozione: “E’ forse una delle cose più appaganti per noi allevatori assieme al bellissimo rapporto personale che, in molti casi, si è consolidato nel tempo con le nuove famiglie dei nostri cuccioli” conclude orgogliosa per quello che con Paolo ha creato.

Per conoscere l’allevamento di Silvia e Paolo visita la loro pagina Facebook:

https://www.facebook.com/groups/1831751300272643

SOS-SOCCORSO CANI E GATTI IN DIFFICOLTÀ

“SOS Zampe in difficoltà” è composta da più di 30 volontarie che dall’autunno del 2017 operano a San Martino di Lupari in provincia di Padova, per aiutare cani e gatti bisognosi. L’impegno principale delle volontarie è di trovare una famiglia ai nostri amici a quattro zampe più sfortunati così da vivere un’esistenza dignitosa. Debora è la persona speciale che coordina tutte le attività del gruppo; già dall’età di 13 anni lei ha mosso i primi passi nel mondo dell’aiuto volontario agli animali affiancando il canile di Villotta di Chions (PN). Nel giro di qualche anno Debora ha imparato molto sull’amore verso i nostri amici a quattro zampe decidendo di farsi promotrice di questo progetto che dal 2019 ha visto la nascita di alcune splendide colonie per gatti che vengono seguite quotidianamente dalle volontarie.

In questi tre anni il gruppo è riuscito a portare a termine quasi un centinaio di adozioni tra cani e gatti, grazie anche all’organizzare di varie iniziative in collaborazione con i Comuni della zona. La serietà e l’impegno sono tratti caratterizzanti dell’operato delle volontarie “sono mamme, studentesse e lavoratrici che sottraggono del tempo alle loro famiglie per dedicarlo al raggiungimento del loro obbiettivo, aiutare cani e gatti in difficoltà” sottolinea Debora.

Nell’ultimo anno Debora e le sue volontarie, mai stanche di aiutare i piccoli amici bisognosi, hanno deciso di avviare un progetto che prevede la creazione di un gattile dove ospitare i gatti in difficoltà, dandogli la possibilità di trovare cibo, riparo e affetto.

Tra le volontarie del gruppo abbiamo avuto il piacere di parlare con Susanna, che ci ha raccontato un aneddoto molto interessante. Nell’inverno del 2019 in un paesino in provincia di Treviso, Castelfranco Veneto, un Golden retriever di 9 anni di nome Axel si è ritrovato a non avere più la possibilità di andare a passeggiare a causa della malattia che ha colpito la sua padrona. Le volontarie di “SOS Zampe in difficoltà”, venute a sapere del problema hanno deciso di lanciare un appello su Facebook per trovare qualcuno disponibile a turnarsi per portare a passeggio Axel. In breve tempo sono giunte moltissime adesioni dando vita ad una mobilitazione che ha coinvolto più di venti persone che si sono rese disponibili a seguire questo cane quotidianamente. Tra i tanti amici accorsi ad aiutare il nostro Golden retriever anche un ragazzo diversamente abile con la sua tutor: i due hanno seguito il cane nella sua prima uscita con molti altri volontari accorsi ad aiutare Axel. Da questa solidale collaborazione è nato un progetto, chiamato “Progetto Axel”, che ancora oggi vede diversi volontari accompagnare il nostro piccolo amico in passeggiate all’aria aperta, gite al mare e sgambate fuori porta.

Tra le tante attività che Debora svolge ci racconta che spesso viene contattata per recuperare cani e gatti fuggiti dalle loro famiglie. Avendo a sua disposizione una gabbia speciale con una telecamera agli infrarossi per l’utilizzo notturno, riesce a risolvere anche i casi più difficili e restituire i piccoli amici ai loro padroni. La volontaria ci spiega che l’attività di recupero è piuttosto complessa, infatti ” la cattura di un cane vuole dire innanzitutto pazienza; è necessario studiare i suoi comportamenti ed entrare in simbiosi con lui il più possibile. Io svolgo la mia attività anteponendo sempre il bene del cane al mio operato, cercando di riuscire con successo nella sua cattura per restituire gioia a lui e alla sua famiglia.”

Dopo aver diffuso la notizia del cane che si è allontanato con dei volantini, si procede con il posizionamento di una traccia olfattiva e delle foto-trappole per riuscire a capire i movimenti dell’animale; successivamente viene preparata la gabbia con all’interno del cibo per attirare il nostro piccolo amico al fine di catturarlo e riportarlo alla sua famiglia sano e salvo.

Per contattare le volontarie del gruppo “SOS Zampe in difficoltà” e per saperne di più riguardo alle loro iniziative, visita la pagina Facebook: https://www.facebook.com/soszampeindifficolta/?epa=SEARCH_BOX

IL PARADISO DOVE CANI E CAVALLI CONVIVONO IN ARMONIA

Lungo il corso del fiume Po, in uno dei punti storicamente più importanti per il commercio fluviale, sorge un piccolo comune che conta poco più di 1500 abitanti, Arena Po. È proprio in una frazione di questo borgo medievale chiamata Ripaldina che Franco e Luca Teresi ospitano nella loro magnifica “Tenuta equestre Travanino” 24 esemplari di Cavalli tra Andalusi e Frisoni e con loro anche una simpatica squadra di 4 cani tra cui due Pastori Malinois, un pastore Tedesco, un Mastino Tibetano e diversi gatti.

Abbiamo chiesto a Franco di raccontarci la sua esperienza quotidiana con questi animali, della loro relazione e convivenza di tutti i giorni. Franco inizia parlandoci della sua storia:” La mia passione per gli animali è radicata in me fin da quand’ero ragazzo e prima dei cavalli il mio grande amore sono stati, di fatto, i cani. Per questo ho iniziato prima come allevatore cinofilo per poi addentrarmi nel mondo equestre. Successivamente nel 2005, dopo anni di duro lavoro, sono riuscito a realizzare il mio sogno dando vita a questa tenuta”. La passione per i cavalli non ha però preso il posto di quella per i cani, anzi, sono andate a braccetto; ci racconta infatti Franco che nella tenuta, che conta ben sei ettari, cavalli, cani e gatti convivono in armonia suscitando stupore e gioia in chi li osserva.

La domanda che sorge spontanea è come animali così diversi tra loro riescano non solo a condividere gli stessi spazi ma anche a relazionarsi pacificamente. Franco ci racconta che l’indole del cavallo è in primis socievole perché in natura vive in branco e necessita del contatto con i suoi simili. Proprio per questo motivo è importante per la sua salute che, anche nelle tenute, resti in compagnia di altri animali, altrimenti si rischia che possa soffrire di solitudine e sviluppare problemi comportamentali. Il cane a sua volta sviluppa un forte attaccamento territoriale e con esso anche a chi ne fa parte: uomini e animali.

Franco ci svela che recentemente ha inserito nel suo centro un Mastino Tibetano, cane che solitamente sviluppa un forte attaccamento al padrone ma che ha un atteggiamento talvolta schivo e indipendente. Dopo un progressivo avvicinamento e un graduale contatto con il cavallo il Tibetan Mastiff ha iniziato a interagire e giocare con lui instaurando un legame non solo di pacifica convivenza ma di una vera reciproca amicizia. Ci spiega il proprietario che i cavalli passano il loro tempo tra il box, dove mangiano e riposano, ed il paddock dove possono correre e divertirsi: è proprio qui che avvengono le  interazioni con i cani. Ci confessa Franco che alcune scene all’interno del Paddock sono veramente emozionanti: cane e cavallo si rincorrono l’un con l’altro giocando felicemente tra di loro. Ma non è finita qui! Nel centro equestre di Ripaldina convivono anche cani e gatti. Franco ci racconta che, all’interno della tenuta, per un periodo venivano a fargli visita alcuni gatti che da subito non trovavano una buona accoglienza da parte dei suoi cani. Ma Franco non ha rinunciato e dopo un mese di tentativi è riuscito nel suo obbiettivo. Il risultato è stato splendido: ora cani, gatti e cavalli convivono in armonia in un paradiso per gli animali gestito da chi, la passione per le quattro zampe, la mette al primo posto tutti i giorni.

Per contattare la “Tenuta Travanino” potete visitare il sito web: https://www.centroequestretravanino.com/

ARGO: IL MALINOIS DAL PASSATO “DIFFICILE” CHE HA TROVATO LA SUA STRADA

Questa è la storia di Argo, un maschio di pastore Belga Malinois e del suo incontro con Luca Calegaro, un educatore cinofilo che opera in un campo di addestramento a pochi chilometri da Padova, e con Paolo, poliziotto nonché volontario della protezione civile.

Luca incontra Argo ancora cucciolo e ci racconta che “questo cane speciale viveva in una casa proprio vicino al mio campo di addestramento. Fin dall’inizio il nostro è stato un legame particolare in quanto sentivo che si sarebbe trasformato in qualcosa di grande e di importante”. I primi anni del Malinois sono stati particolarmente movimentati perché trascorreva molto tempo chiuso, non potendo esprimersi appieno. Tre anni dopo, vista l’immutata situazione di Argo, Luca ha deciso di adoperarsi per rilevarlo dalla casa dove si trovava e offrigli così la possibilità di un’attenzione più costante e di un’educazione più adeguata. “Sin da subito ero consapevole dell’impegno richiesto per gestire un cane di questo tipo, sia per l’attenzione che la razza richiede che per il continuo lavoro educativo di cui ha bisogno”

Luca ha da subito cominciato un lento e non facile lavoro educativo finalizzato a superare i potenziali comportamenti aggressivi del cane, che lo hanno portato anche a mordere l’educatore stesso in un’occasione. Dopo un periodo iniziale di prove e osservazioni, Luca ha pensato che il carattere del cane fosse troppo impegnativo per lui e che avrebbe richiesto l’attenzione di qualcuno che poteva dedicargli il giusto tempo.Grazie ad una segnalazione, Luca ha conosciuto Paolo, poliziotto ed anche lui istruttore cinofilo dell’associazione “Cinofili Limena Ass. Nazionale Vigili del fuoco in congedo”. Dopo il primo incontro con il cane, Paolo ci racconta che “fin da subito è rimasto colpito positivamente da Argo nonostante il carattere particolare, per il quale è stato soprannominato “Ringhio”, ed il suo passato un po’ burrascoso”.

Da questo incontro inizia una nuova vita per Argo che, grazie alla grandissima costanza e pazienza di Paolo, è finalmente riuscito a trovare una famiglia accogliente che ha saputo dargli un giusto contesto dove crescere.Ora il nostro amico a quattro zampe è nel pieno del suo addestramento per diventare un aiutante nella ricerca e nel soccorso, con l’obiettivo un giorno di contribuire a salvare delle vite in pericolo. Luca ci racconta che è rimasto in contatto con Paolo il quale lo tiene costantemente informato sui progressi del cane inviandogli immagini che riempiono il suo cuore di gioia perché lo vede molto felice, in ottima salute e finalmente capace di esprimersi al meglio.  Anche Paolo, l’attuale proprietario, ci dice di essere molto soddisfatto dei progressi di Argo e tra i due traspare un legame molto forte.

Possiamo dire che la determinazione di Luca e la sua grande passione per i cani abbia dato ad Argo l’opportunità di trovare delle splendide persone che l’hanno accolto ed in lui hanno creduto come pochi farebbero, nonostante le iniziali difficoltà che si sono dovute affrontare e risolvere.

Per contattare il campo di addestramento di Luca visitate il sito: www.cinofiliapadova.it e la pagina FB www.facebook.com/cinofiliapadova