GATTI E PET THERAPY NELLA VALLE

In Provincia di Brescia, nella Comunità Montana della Val Trompia, il territorio è particolarmente adatto agli animali selvatici grazie ad un dintorno predominato dal bosco e alla posizione fortunata della Valle. In quest’area vivono anche molte colonie di gatti randagi e la situazione dev’essere tenuta sotto controllo soprattutto per la loro incolumità.

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A Lumezzane, a sud, lo fanno i volontari di A.mici&Co, Associazione sorta grazie alla tenacia di Barbara Renica che è riuscita ad organizzare un Team di 30 volontari appassionati.

Insieme hanno creato da prima un Rifugio per gli animali che poi, pochi anni dopo, è diventato la grande Famiglia, amica di tutti i gatti bisognosi di protezione e di cure della Valle, che è oggi.

Ognuno si occupa di qualcosa: c’è chi fa le pulizie su turni, chi gestisce gli ospiti, chi accompagna i gatti per le vaccinazioni, chi si occupa della burocrazia mentre altri ancora lavorano nella promozione e sensibilizzazione della popolazione del Comune organizzando eventi e attività divertenti; una delle loro volontarie chiamata “L’artista” da Laura, Vice Presidente, presta le proprie abilità artistiche nello spazio trucca bimbi, dipingendo i volti in stile “micio”.

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Rimane essenziale l’impegno nella ricerca e selezione degli adottanti per gli attuali 40 ospiti della struttura. L’Associazione per loro desidera un tetto pieno di calore, coccole e sicurezza.

“Ogni giorno ci occupiamo di nutrirli, curarli, accudirli in ogni modo possibile e nelle sere di apertura al pubblico ci si impegna principalmente proprio perché avvengano gli affidi.”

Ci Racconta “Graz”, uno dei volontari.

“Vins”, veterano dell’Associazione ci parla di una gatta che ha avuto, grazie al loro aiuto, un lieto fine. Di lei ricorda tutto meno il nome: “Forse Molly…” Ci dice. Per i volontari come lui non è l’appellativo quello che interessa ( il “vuoto” nel ricordare il nome ne è l’esempio), per loro  è importante il cosa poter fare per poter svoltare la sfortunata sorte di un innocente micio.

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“Alla gatta mancava una zampina; è stata adottata da una signora che nella vita aveva dovuto affrontare tante operazioni e che ancora doveva farne…”

Vins continua a raccontare:

“…La donna ci disse solo che portava a casa proprio quella gatta perché era certa che nessun’altra persona l’avrebbe presa. Lei, però, la capiva, sapeva cosa voleva dire essere esclusi e tagliati fuori perché diversi. Anni dopo, quando venne a mancare la micia, ci scrisse una lettera bellissima che ancora conservo nella quale ringraziava A.mici&Co degli anni che aveva potuto trascorrere insieme alla sua gatta. Per lei, umana, erano stati i momenti più felici della sua vita.”.

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Sono tantissime le storie come questa, di  scambio tra uomo e gatto e di riscossa, che l’Associazione ha collezionato negli anni di attività. Ci ha commosso quella di Lucia, unica gatta sopravvissuta ad un avvelenamento ai danni di un’intera colonia e trovata agonizzante. I volontari ricordano le lotte all’interno del Consiglio dell’Associazione tra chi era per farla smettere di soffrire subito e chi non aveva perso le speranze e voleva darle ancora qualche giorno.

“E poi miracolo!” Racconta Vins:

“Lucia incomincia a mangiare da sola, ci guarda con quegli occhi che lacrimeranno sempre quel liquido rosso. Certo, terrà la testina piegata verso la parte malata dell’orecchio per tutta la vita ma gli antibiotici, la sua forte volontà e il sostegno del nostro Team le hanno dato quello di cui aveva bisogno e poco dopo anche una casa ed una famiglia affettuosa tutta per lei: i miracoli dell’amore!”

Gli obiettivi del Team di volontari di Lumezzane, attualmente presieduto da Luisa Seneci sono quelli di “Fare il bene della comunità” e allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione al “Rispetto delle regole per la tutela dell’incolumità del gatto“, inoltre si occupa, con i gatti ospiti in attesa di un affido, di Sociale collaborando con altre Associazioni del territorio erogando servizi di Pet Therapy.

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“I gatti, come i cani, semplicemente con la loro presenza, esercitano una capacità in grado di armonizzare gli ambienti.” Ci racconta Vins.

La struttura, chiamata anche “Gattile di Lumezzane” si trasforma così, per qualche ora, in una “Comfort Zone” dove alcuni specialisti avvicinano ai gatti persone con sindromi specifiche, disturbi psicomotori o portatori di disabilità; l’attività è geniale e l’empatia che si percepisce all’interno della stanza in quei momenti ha ripercussioni positive sull’umore di entrambi (uomini e animali): è davvero stupefacente!.